giovedì, ottobre 15, 2009

e non smetteremo di cercare

tutti sul fume kwai!

ieri fischiettavamo sul fiume famoso,
andando sul trenino sul mitico ponte.

come da ragazzini, con ortolo e luca,
fischiettando,
con la mia bella biondina.

e sopratutto un bel giro sugli elefanti,
mai abbastanza lungo per farla felice.
e stanotte ha anche sognato di stare ,
non su un cavallo bianco
ma su,
un elefante bianco.....

vedremo di trovarlo per il futuro.

bell'incontro con Pamela.,
nuova amica tedesca con la quale abbiamo passato une piacevole serata.

oggi distrutti e amareggiati dopo una giornata di tentato shopping fallito,
ci apprestiamo a lasciare questa bangkok,
che non ci ha regalato nulla,
anzi
ha provato a toglierci qualcosa,
sicuramente dal portafoglio,
e quanche volta anche dalle razioni dei banchetti che
guarda caso,
x noi turisti erano sempre piu' misere dei locali.

senza troppe lascrime partiamo,
non avendo scoperto nessuna citta' ideale..

ma il termine dellla vacanza,
la citta' fredda e indifferente,
riescono a intristirci ugualemnte.

gli occhi di monica,
che mi spelndono sempre,
il suo visino,
che si!
l'ho sciupata e deperita un pochjno,
ma,
assicuro,
e' diventata ancora e
veramente + inresistibile,

l'anello dell'anniversario,
trovato e provato,
alla fine non ce l hanno dato
in quanto impossibile da adattare alla mano della mia principessa...

il suo regno non e' qui in tailandia.
e' altrove.
noi stiamo uniti e insieme,
prima o poi troveremo il regno giusto su cui regnare.
sicuro che per ora,
almeno i nosti cuori sono a pieno regime,
felici di affrontare tante difficolta' e un mondo di problemi.
ci mettiamo alla prova e continuiamo..

continuiamo a cercare..
e non smetteremo mai di cercare....




domani,
16, forse 8.55 siamo a milano.....

a presto

martedì, ottobre 13, 2009

king kong show

forza e coraggio
che il tuk tuk (ape che ti fa da taxi, che qui fa un romore come i go kart) ti frega sempre,,,
ieri
ci siamo diretti ai banchetti,
pankake arrotolato con cremina e involtino dolce,
poi,
in fuga come a venezia,
sulle barche lungo il canale,
che qui e' il fiumone in grande piena monsonica..

che belllo,
marrone,
li li' per strabordare...
che quando aspetti il battelllo,
arrivano gli amanti degli animali con i loro avanzi,
il classico vecchio con il sacco di pane, che
un po' ai piccioni e ,
sopratutto ,
ai pesci!!
al mitico PANGASO, il pesce gatto,
che talmente grosso,
che talmente in tanti,
che letteralmente escono e saltano fuori dall'acqua,
uno sopra l'altro e schizzano
e gnammi gnammi se magnano,
con la bocca aperta e i baffazzi,
gnammi
che ci manca il ruttino!

eccitantissimo!!

ma poi,
la vita continua,
e prendi il battello come a venezia,
visiti un templio al posto de san marco,
e poi vai al centro commerciale.
che e' un pacco.
sei tenace e provi a fare il mega apertivo al mega grattacielo hotel di stra-lusso,
arrivi in taxi da signore
ti aprono la porta,
ti spieghi,
muori di un colpo per i 18 gradi che ci sono dentro ,
contro i 35 fuori,
il pianista occidentale che suona Chopin,
ma alla nostra entrata, sembra la marcetta di stanlio e olio,
portiere che ti chiama l'ascensore
e andiamo al 52'piano,
usciamo e il muso giallo di merda ci impedisce l'entrata
perche'.

primo,
era ancora chiuso,

e vabbe'/.....

secondo
ci scoraggia, spiegandoci che con i sandali non si puo' entrare nel mega lussoso aperitiv luonge sul tetto dell'hotel per un tramonto indimenticabile tra i grattacieli di bangkok...!

bastardo,

qua,
in asia,
in thailandia
a bangkok

dove in ogni luogo si lasciano le scarpe sull'uscio e si entra scalzi!
mi immaggino subito una soluzione:
infagottarmi i sandali,
tipo mummia.

poi.

si possono comprare delle scarpe.,

poi monica mi fa ragionare e demordere.....

ridiscesi sulla terra,
con temperatura corporea locale,
decidiamo di fare un piu' sano massaggio thailandese in una spa di lusso,
carezze e decisione, coccole e panni caldi,
90 minuti dedicati al nostro corpo,
alla faccia dell'hotel di merda.
poi la giornata deve essere completata in degno modo,
la guida consiglia giro locali a luci rosse.
monica insiste e ci trasferiamo in zona,
con chiara mia felicita'.
primo giro di rodaggio ci vede protagonisti tra locali di spogliarelliste,
sporcaccione, ballerine e un quartire di dignitosissime prostitute in gruppo tutte in mostra davanti all'uscio con fare discreto e fine,
una festa del quartiere,
dove non si davano in pasto dei panini,
ma tanta, tante patate,
di tutti i tipi.

la fame colpisce tutti,
e quindi,
decidiamo di colmare il nostro appetito dal banchetto di una signorona che aveve organizzato il suo ristorante open air,
pensate,
davanti ad un bancomat.
ceniamo quindi fianco a fianco dello sportello,
riparati dalla pioggerellina
e inquadrati dalle telecamere di sicurezza,
chiaramente anche con donne che si apprestavano a iniziare il loro degno lavoro,
una poesia nella poesia, nella poesia.

pancia piena,
riprende il giro caldo,
quindi escludendo le patate,
ma concetrandosi sul resto.
il resto e' un mondo,
e quindi siamo stati avvicinati dai procacciatori per andare a vedere un live show:
dove prima pensavamo ci offrissero king kong show,
che sinceramente ci imparuriva un poco,
anche non sapendo l'entita' della performance,
poi, leggengo il volantino
abbiamo capito che di PingPong show si trattava
e almeno nelle dimensioni
ci siamo rassicurati.
cmq, per provare abbiamo provato le go-go girls,
ovvero 10, ma forse venti ragazze che ballano,
male, e tante anche burze (ma tu prima di entrare non le vedi)
e tu bevi.
noi curiosi ci siamo entrati,
e annoiati dopo 25 munuti, impegnandoci
siamo usciti.
ok, meglio del centro commerciale,
ma non cosi' tanto....

oggi 13,
massima fiducia.
cambiato albergo perche' troppo rumoroso,
campione dei campioni,
ko kart smanettorni sempre,
uccello tipo cuculo ma che fa ARRRH, ARRRH a cadenza asincrona, delle durata lunga e infinita,
aria condizionata rotta e ventilatore cigolante.
e non era per niente un hotel primo prezzo (e nenache secondo)
oggi ci siamo spostati,
via!!!!!!!!

e poi shopping sereno, ma anche un po' deludente.
nella nostra classifica personale,
per ora mettiamo ,
insuperata per qualita' materiali e gusto creativo:
India, indiscussamente sempre i migliori
Indonesia, bravi a rifare bene
e sti Thai, come i cambogiani e vietnamiti sono
alla fine troppo cinesi x i nostri gusti.
sono forse meglio i cambogiani (che essendo kmer, in passato conquistarono indonesia)

e poi
massaggio ai piedi,
che mi da tanto tanto fastidio...
incredibile
ho osato per condividerlo con monica,
per provare ad abbattere questo mio timore
ma e' stata durissima,
la signorona,
rubata al banchetto delle lasagne in strada,
e' stata bravissima del distruggerci i piedini.
da notare che ha provato a venderci sti massaggi con i pesci che ti mordono..

arhhhh,
bocciati,
sembrano scosse elettriche.
meglio due belle manone di massaia che ti sgnacca per bene!!!

ottimisti ancora,
con taxi+metro+skytrain+piedi
super brillanti siamo andati in cerca del sea food market resturant
doveva essere un posto favoloso,
i thai dicono sia il max per il pesce,
ma che sembrava a meta' tra la pescheria dell'auchan, un luna park e EATaly
e tu con carrello scegli pesce,

ti siedi e te lo cuociono.

mo abbiamo magnato bene,
tantino per la nostra media e
addittura ora
ce ne andiam a dormir appesantiti.
e' la prima volta!!!!!!!!!

lunedì, ottobre 12, 2009

notti magiche

8
grande traversata,
siamo partiti da siem reap,
sembra gia' un'eternita'........

un battello bellissimo, salpati dal lago tonle sep,
gia' in mezzo alle case galleggianti.

un viaggio emozionante tra pescatori e bambini che salutavano dai villaggi galleggianti.
tantissimi.
avremo salutato oltre 200 bambini,
che quando ci vedevano, per attirare la nostra attenzione urlavano e si buttavano in acqua.
chiaramente erano quasi tutti piccini e a pistolino di fuori....

un viaggio di 6 ore emozionante,
anche perche' in certi punti se sembrava di viaggiare in un sentiero tracciato nell'acqua,
dove ai bordi si sviluppava la vegetazione galleggiante, e non,
quindi alti fusti, rami, ninfee ecc.
un gran casino bellissimo.
la fortuna poi e' stata quella di seguire il percorso quasi tutto sul tetto dell'imbarcazione
e ci siamo abbronzati per bene

vicino a battambang le barche a motore sono quasi scomparse totalmente per lasciare ilposto solamente a barche a remi.

una serata interessante in quanto siamo stati al circo di una ong francese che aiuta i bimbi di strada a studiare e a guadagnarsi un po' di dignita' con il circo.
tutto a posto, peccato che allo spettacolo ci fosse anche il SUV e relativo boss dell'unicef,
e non ci ha fatto molto piacere.

9
felici di aver cambiato hotel pulcioso ,
affittiamo motorino e ci spingiamo in alberghetto colorato divertente lungo il fiume.
esploratori ci spingiamo a far visita al centro di emergency dove veniamo accolti calorosamente,
con caffe' e banane nella saletta relax dei dottori. sono in 6 italiani a coordinare una struttura con personale cambogiano. antonio, dottore romano ci ha fatto da cicerone, spiegandoci la quotidianita' dell'ospedale in modo cordiale e amichevole.
e' stato molto gentile e inteteressante la chiacchierata. ci ha spiegato che ormai, per fortuna,
i mutilati per mine sono in grande diminuzione e che il centro e' destinato a passare ai cambogiani con la specificita' delle ferite da trauma.
con lui abbiamo chiacchierato della cambogia in generale, di quella meno turistica che abbiamo visto noi, ma quella delle campagne, nascosta ai viaggiatori.
ci ha raccomandato di fare un grande saluto a cristiana, la nostra amica che l'anno scorso era li a lavorare con loro.

curiosi e motorizzati, tra una buca e una pozzanghera siamo anche andati al famoso bambu train,
di cui nessun locale conosce l'esitenza,
e consiste in binari che con l'ingegno locale, hanno accrocchiato un motore a scoppio a delle ruote per muoversi sui binari.
una cosa anche carina, ma
i locali ci hanno accolto con un interesse economico spropositato.
nel senso che ci hanno assalito con mille offerte.
quando ci trattano cosi, noi salutiamo
e scappiamo.
non ci piace questo approccio economicamente aggressivo.
per fortuna
per stada un banchetto di fritti e papere grigliate
ci ha indotto a una bella cenetta on the road

quindi liberi , ci rechiamo a fare massaggio giapponese
realizzato da operatori cechi.
esperienza per monica piacevole,,
per me dolorosa ma comunque interessante.

non paghi
serata al locale balcony, decisamente troppo yankee per i nostri gusti,
e con un vergonoso the' (due tazze e mi hanno negato una teiera extra di acqua calda)
siamo scappati.


10
pioggia fortissima ci permette comunque di partire da battambang,
strade della stazione bus allagate,
tanto che abbiamo cambiato compagnia di autobus
non in base al prezzo
ma in base al marciapiede agibile.
da segnalare che in tragitto hotel -centro lo abbiamo fatto serenamete,
ma nella zona bus,
in nostro motorino con valige era a tutti gli effetti un mezzo anfibio.
e se sbagliavi il tragitto (le buche erano segnalate con delle sedie in acqua)
finivi come un sommergibile.......

e via sul nostro bus alla frontiera.
chiaramente non si puo' fare tutto con un solo bus e allora
a poipet,
saliano su un (per noi mai visto)
specie di sidecar,
con tetto
e che seduti portava 4 persone e valige.

a piedi fontiera,
poi pioggia monsonica a litri,
ma tantissima che non vi potete immaginare.
e gagni pulciosi che si facevano trascinare da altri su uno straccio tipo bob,
gente con il carretto coperto che portava gente per non bagnarsi...
insomma di tutto..
quasi un inferno di acqua...
ma noi con i nostri kway totali di plastica,
come fantasmi ci direzionavamo verso il bus thailadese.
e chi ti troviamo?
un bel gruppone di 7 negroni camerunensi con il Mister (quello piu' vecchio),
soprannominati da noi i Bambu boys,
vuoi perche' non abbiamo capito che lavoro facevano,
vuoi perche' vivono a bangkok,
vuoi perche' sono molto richiesti i gigolo' di colore...

comunque simpaticissimi,
e abbiamo tirato fuori la nostra limitata consocienza del camerum,
il mitico campione della nazionale,
MILA', e la partita vinta tra argentina e camerun!
entusiasmo generale, urla (e' il loro tono normale di parlare) e poi.
il dulcis in fundo,
uno di loro ha intonato "notti magiche",
a parer SUO, il miglior inno dei mondiali di tutti i tempi (lo aveva in mp3)
e quindi un pulmino diretto bangkok (a folle velocita' rispetto alla cambogia, con il monsone che scaricava)
, 7 negroni, 1 cinese, 2 italiani e 2 inglesi,
a squarcia gola
"notti magiche, inseguendo un goal"....

abbaiamo salutato la cambogia,
i suoi sorrisi veri,
i suoi grazie ( o-koon)
i bambini che salutano,
le zuppettine delle signore,
i templi, e i tanti bonzi che vanno in giro a raclamare la pappa tutti in fila!
i piedi scalzi ovunque.
e gia' ci manca un po'

12
da un giorno siamo quin a bangkok,
ieri ci siamo dedicati alle visite classiche,
i due wat piu' importanti,
il budda sdrato dentro il templio, e lungo 42 metri alto 15 e' veramente spettacolare.
poi, bancarelle di cibo, sempre ovunque.
si ma che sembra camden town.
o una festa di paese.
cioe' marciapiedi interi quasi sempre pieni di bancarelle.
favoloso (e infatti qui i burzy, burzo bimbi, burzo signore sono tanti)
a pranzo siamo stati sul fiume,
tipo mensa universitaria,
dove gli avanzi si buttavano nel fiume e ,
il mitico PANGASO saltava quasi fuori per magnare,
una cosa pazzesca,
magia il chili, il riso, il lime,
tutto e saltano e si buttano uno addosso all'altro.
sembrano maiali o topi.
nel disgusto e' pero' divertente.
anche noi, gli davamo da mangiare.
da chiarire che saranno state bestie di 2kg almeno.

poi china town bella incasinata e pulcuiosa
e
ossessione
lo shopping center.
un incrocio dove ci sono 4 shopping center collegati da passaggi sopraelevati con sopra 2 linee
di treni, e una di strade.
possiamo dire che ci siamo soffermati nel centro dell'incrocio
e un po' spaesati ci siamo chiesti cosa ci stessimo facendo in un posto simile.
un po' tristi,
lontani dai paesini con 2 strade, mucche e bambini scalzi,
abbiamo cenato al 5 piano di un infernal center.
ancor piu' tristi siamo usciti, ovviamente infreddoliti e intontiti dall'aria condizionata polare,
su un tuk tuk ritornati a casa.

questa citta' e' da capire, ma non e' una barzelletta,
noi arriviamo da settimane sul fiume.....

cmq, oggi il mercato ci ha fatto fare una buona colazione,
per ora siamo ancora nel nostro tranquillo quartiere.
tra poco monica andra' a prendere un bel caffe' ghiacciato e io cerchero' delle dritte giuste sulla citta'.
sono accettati tutti i suggerimenti sullo scoprire bangkok!


poi credo ci faremo un bel massaggio.

ma la cosa piu' importante e' quella trovare sempre una abbraccio forte e caloroso che
ci permette di viaggiare e spostarci a velocita' della luce nel cuore dell'altro.

nel caso la citta' non ci offrisse,,,
io mi rifugio in monica....

sabato, ottobre 10, 2009

tutto a posto

ciao a tutti,
stiamo bene e siamo in partenza x bangkok un po' di fretta
abbiamo passato 2 notti in battambang.
per orari diversi internet sempre chiuso

arriveremo stasera tardi.

domani scriviamo

mercoledì, ottobre 07, 2009

angkor wat e la ciclista impazzita

la giungla umida,
umidiccia,
con il cielo molto variabile dato dal monsone che,
qualche giorno fa, era addirittura, un tifone, ma alla frutta
e che ora ha lasciato solo un po'dacqua in giro...

e siamo arrivati a siem reap,
il paesino sorto in funzione del tempio piu'' famoso dell'' asia,
forse dopo la moschea del Thaj Mahal,
per visitare l'Angkor Wat, il tempio di Angkor....
ovvero
il piu'grande ""ciapa-ciapa"" della regione,

dove tutti i cambogiani sono convinti che ogni cosa abbia il valore di un dollaro e dei suoi multipli.
e che tutti i turisti siano pronti e distribuirne gratuitamente le banconote.

ma l''intrepido duo di sposini torinesi ha fatto di tutto per salvare la baracca.

partiti con propositi lussuoriosi per l''hotel suggerito dall''amica cristiana,
hanno poi optato x il low cost hotel con
e qui vi voglio,
vista sulll''allevamento di coccodrilli!!!!!!!!
ci hanno intortato con internet gratis, colazione gratis,
ma appena visti forse una 50ina di coccodrilli sguazzare
monica non ha piu'' capito nulla.
non vi preoccipate,
dormiamo al primo piano,
nessun rischio.
di notte li sentiamo sbadigliare,
\poi gli puntiamo la pila e loro hanno gli occhi che riflettono la luce.
quindi anche a distanza, si vedono solo le pupille brillare.
fantastico. Di giorno si spostano senza apparente logica,
camminano mettendosi le zampe in faccia, sbattono la coda disordinatamente,
e ogni tanto aprono la bocca,
quasi in paralisi. fermi.
sembra che giochino, e tu devi capire chi si e'' spostato.
favolosi....

ma oltre a questa favola,
monica vorrebbe l'hotel vista elefanti
e sarebbe il massimo,

oggi ci siamo dedicati ai templi.
il complesso dei templi, per redere l''idea e' come il parco della mandria, di venaria.
disseminato di templi, medio, grande, piccolino, con fregi con gli elefanti, quello delle cartoline.
belli, alcuni maestosi,
ma pieni di locali che ti offorno ""pineapple ladies!!! hello sir, water!""
tutti con la stessa intonazione.
fastidiosi, tanto che monica andava in giro e li imitava


ci siamo andati addirittura in bicicletta.
si, monica ha insistito,
e tra andare e tornare la ciclista della famiglia ha fatto almeno 40 km.
che se sommiamo alla performance nella baia di halong in canoa,
io non so piu'' veramente cosa aspettarmi.

dimenticavo...
la performance e'' stata compiuta nelle condizioni meteo fisiche piu'' proibitive al mondo!!!!!!!
risaputa difficolta'' nel pedalare,
aggiungi sole, caldo e umidita'' della jungla,
monsone che fa capolino,
quindi sporadiche pioggine, un mega acquazzone (ma abbiamo trovato riparo)
e dulcis in fundo il terzo giorno di mestruazione.
va da se, che mentre la grade scalatrice affrontava la salita a gradoni sul grande templio,
salita che garantiva vista su montagne jungla,
ma alle ore 1.30,
solo la canzone di ""nuvenia pocket, sicura e vai""
conquistasse tutte le hit parade della cambodia.....
la grande atleta, unica e insuperabile ha vinto anche oggi!!!!!!!

in scioltezza poi, pedalando fra risaie e centinaia di ciclisti locali che tornavano dal lavoro ai villaggi, continuava la sua folle corsa per terminare davanti a una vetrina di pelletteria di coccodrillo,
per rendersi conto dei suoi amici come andavano a finire..
male e sopratutto, molto cari!!!

ottima cena di barbeque thailandese.
che ha fatto le funzioni del famoso pasta party di papa'' cavallero,
felici e con la pancia piena a nanna.

domani alle 6,30 nuovamente in battello x battambong

lunedì, ottobre 05, 2009

la cadetta spendacciona

anche questa sera internet....

dopo magnata dal grigliatore della zona,
quello che fa angolo,
pieno di locali che si strafocano,
quelli con la luce al neon e i manifesti della birra gigante,
el bistek house de noi altri,...
un pezzettino di bue, mangiato con le bacchette.
il ristorante consite in un grande griglione
dove si cuoce un bue intero,
quelli belli e sani, che pascolano free sui campi verdi intorno alla svizzera citta'di Phoen pehn,

alle 20,30
si termina in giornata, dove?
a internet, costa poco e oggi funziona ma pieno di tamarri invasati con i giochini,
che si inultano (forse) da un monitor all''altro,
forse perche'' si sparano sul monitor...

nessuono che navighi guardando cosa succede nel mondo..
mah...
speriamo che almeno a scuola abbiano letto i libri di storia..

alle 7 presto, il sole gia' alto e fa caldo,
veloci sul riscio', detto il cyclobus,
verso il museo dell''ocausto.
quello che si presenta é'una scuola superiore adattata a lagher e torture varie.
nulla a che vedere con quelli tedeschi.
qui hanno fatto tutto in mezzo alle case.
dal 75 al 79 i kmer rossi (che sono sempre cambogiani)
hanno svuotato la citta'
(mandati via tutti e i sospettati, cioe'tutti quelli che non erano contadini)
e in questa scuola hanno torturato e ucciso dalle 13000 alle 20000 persone (ecco il genocidio).
potete capire o forse non si puo',
ma prendere quel poco di coraggio necessario
e quasi in apnea iniziare a entrare nelle aule, diventate stanze di tortura e morte,
non e' stato facile.
vedere ancora le macchie sul paviento,
scoprire come le finestre erano sigillate con il filo spinato x evitare suicidi,
o come avevano costruito le celle singole,
quasi cabine telefoniche in muratura grezza, li dove un tempo c 'era la cultura e la ragione.
dopo
solo fantasmi di anime,
di entita' dileguatesi forse ancora prima di entrare in questo inferno.
un mondo a noi visibile ancora con foto identificative crani e vestiti stracciati,
strumenti di tortura che sono poveri supellettili adattati per l 'occasione,

il sole ormai alto, caldo e un clima soffocante,
e siamo andati per strada,
lo sappiamo, un cazzotto forte e un conato,
non abbiam colpe, ma alla fine,
ieri come oggi delle colpe ce le abbiamo sempre.
e' stato utile 'vedere, sapevamo ....
ma coinvolgere i sensi,
occhio, olfatto e pure il corpo segna di piu'.

ma siamo nel 2009 e dopo un caffe', molto forte
siamo andati al mercato.
e molto svogliatamente abbiamo fatto degli acquistini,
guida diceva posto giusto a prezzi giusti.
a me tanto non mi pareva,
comunque ho fatto il possibile affinche i soldini della nuova famiglia cavallero-giordano
non andassero sciupati.
quindi spiegato bene le regole alla cadetta spendacciona,
mi sono ritrovato in piu' situazioni a rimediare alle sue gaffes nella contrattazione,
ottenendo in alcuni casi , miseri sconti del 10-20%.
quindi un discreto fallimento.
fallimento non in quanto non comprato,
perche'abbiamo speso
ma non
a budget cavallero,
se non escludiamo i sandali birkestock a 5 dollari, dove ho ottenuto il 50% sulla richiesta,
e un bel pezzone di seta che ora, gia' cucito di fa da copriletto da viaggio negli hotel.
L'americana Giordano, di padre foggiano e di madre trinitapolese,
dopo aver fatto valere il suo dollaro quasi come il riel (1 dollaro=1 riel, ma in realta''ne vale 4000)
si permetteva pure di fare il fenomeno riconoscendo i vestiti di H&M, GAP e ZARA.
ci mancava ancora che se li volesse pure comprare e re-importare nel suo negozio...

stremato dalle contrattazioni andate male,
stanco del continuo giro a trottola per il mercato coperto,
dove lei vedeva le cose,
ma io dovevo orientarmi e dare la direzione,
alle 14,30 giungevamo alla pagoda d'árgento.

visita tranquilla, 100 vietnamiti con il cappellino arancione in visita con noi,
ma rigorosamente con le scarpe (a casa loro in ciabatte, ma da turisti, e no, si mettono le scarpe).
bella pagota, pavimento dárgento', budda d'óro alto quanto monica, magari un po'' piu'' alto....

tra un loto e una orchidea scopro ancora una monica favolosa,
che mi regala i suoi sguardi e sorrisi,
mi conquista e sorprende sempre, perche' sempre cosi vitale nella sua intensita'.
siamo arrivati fino a qui, ma questo e' da anni sempre lo stesso posto.


e il sole bello caldo che tramonta,
qualche nuvole nera sullo sfondo,
gli alberi fioriti, fiori di loto nei tempietti
e profumi di incensi .

sembra surreale,
e forse tutto lo e'' davvero.

domani si va ad ankor wat...
ci si sente dalla jungle!!

domenica, ottobre 04, 2009

phnom penh

da poche ore sul suolo cambogiano.
stiamo benissimo,
anzi meglio.
rassicuriamno ogni uomo, ma sopratutto mamma sulla terra.
Lontani gli tzunami, lontanissimi da sumatra,
lontani dalle alluvioni dei tifoni.
qui il concetto di acqua e pioggia e' diverso da quello che capita ai noi a messina.
e si, le notizie corrono. un pensiero agli amici messinesi e a paolo.

qui la gente,la nazione vive con l'acqua.
la notte abbiamo dormito in alberghetto su palafitte sul mekong
e mattino battellino che ci ha trasportato in cambogia.
il mekong ci ha sopreso ancora,
la sua vastita'. il carico di acqua enorme, esagerato,
ma esagerato per noi.
larghezze da sponda a sponda quasi a perdita d'occhio dove le case si costruiscono su palafitte alte anche 5 metri. campi a volte coperti di acqua con alberi che spuntano
o con buoi che con le zampette e mollo passano su terre piu' asciutte.
tanta acqua,tanta vegetazione che galleggia e viene trascinata sulla corrente ,
ma ,
per ora,
ancora un mondo che convive con l'acqua e non la costringe in dighe o stretti percorsi.
alla fine e' cosi', un poco, ma per tutti.
chiaro,poi arriva il tifone ed esagera ma,altrimenti,
tutta l'acqua del monsone si allarga dolcemente nel delta,
e quanta vita che genera.
altroche'
e i pescatori con le canne giganti e le reti a triangolo,
i buoi, a migliaia, onnipresenti lungo le sponde.
insomma, questo arrivo in cambogia e' stato emozionante,
vuoi anche perche' ci siamo documentati parecchio sulla storia di questo popolo e
sull'olocausto di pol pot.
immaginare di scrivervi da una citta', da un internet anche pulito dove,
del 75 al79 non esisteva anima viva perche' distrutta dalla follia dei kmer fa riflettere parecchio.
e pensare che dal 99 la situazione e' diventata piu' chiara,
insomma,
sbarcare e guardare le persone in faccia,
mercanteggiare come sempre,
sceglierel'hote,come sempre,
e notare che combinazione e' tutto riverniciato quasi di fresco,
cosa abbastanza rara,fa riflettere sulla ragione

e allora via, nelle stradine, un po' piu' sporchine, ma quanti sorrisi
e subito il caffe',
con il ghiaccio ovviamente
a conoscere dei ragazzi locali con cui si parla e finalmente si scherza.
e non piu' solo monica e suo agio ma anche io,
a parlare e a fare il cretino con i locali sui turisti rigidi inglesi,
e veramente mi son trovato bene come con i ragazzi marocchini o gli indonesiani.
subito mini vocabolario per comunicare,
risate e sorrisi sinceri

a,
ecco un bel tempietto, il wat phrom,
misticismo educazione e sorrisi,
niente motorini parcheggiati dentro
ma qui ci si toglie le scarpe.

poi al grand hotel le royal,
nel hotel piu' famoso dellacambogia
con camere da 200 euro anotte,
ma per lamia splendida principessa,
due tazze di the da 7 dollars (totali) non sono nulla..
e costa meno che alla fnac.

ma che peccato,qui
darsi i bacini per strada,darsi la mano non e' ben visto.
ecco,ci siamo sentiti in difficolta' parecchie volte....
rimedieremo presto

sulla strada parco giochi di quartiere
con centinaia di bimbi,ci siamo fermati a vederli,
non tanto x ildesiderio di rubarne qualcuno,
ma perche' era un brulichio di mocciosi impazzini (e nessuno piangeva)
e genitori alseguito non e' possibile neanche da immaginare

tornando casa, un bel ristorantino locale, dove il menu era con alfabeto cambogiano,
incomprensibile a mangiare cosette di qui.
risate a profusione, e buona mangiata.

sti cambogiani battono in simpatia gli amici vietnamiti.
si ride insieme.

domani visitiamo la citta'.

ripetiamo x le famiglie:
clima,saluta mentale,spirituale e fisica a ottimi livelli.
non ci fate preoccupare voi con ansie.
queste sono favolose vacanze

leggiamo le voste mail,
magari non rispondiamo perche' qui la rete e lentissima, e' piu' facile scrivere solo da blog.
fiorina e fernanda,scrivere pure. vi leggiamo con molto piacere

grazie a tutti un grosso abbraccio

sabato, ottobre 03, 2009

mekog delta

siamo ancora in vietnam..in un bellissimo e terribileinternet point,
di quelli giochini e you tube, cani e rete che va a pedali.....
Proviamo a riaquisire la calma persa nei 20 minuti di tentativi di connessione..

ilprimo di ottobre con sole 3 ore di ritardo dellanostra super compagnia jetstar partivamo per saigon. e tutto liscio atterravamo solo all'1.30 nella capitale. Organizzati e temerari, gia' con taxi e albergo prenotato.
dopo le considerazioni sulla gita ad ha long, eravamo un po' sconfortati da questo vietnam tutto businness e poco sorriso.
la capitale saigon si preannunciava troppo caotica.quindi senza esitazione,ci siamo messi sul primo bus per il delta del Mekong.
Abbiamo viaggiato sulla compagnia Mclink, dove tutto e' verde ebianco. Acqua e salviette prima di partire. 5 ore attraverso il sud, trascorse decisamente a tutta velocita' sulla loro autostrada, cioe' villaggetti ai lati e spartitraffico centrale in cemento armato almeno si impediscono le inversioni di marcia.
Mclink, che compagnia,
lei ha un autogrill tutto suo, quasi un bel capannone tutto aperto, verniciato con i colori verde e bianco , bagno pulitissimo, marmi e tantissimo camerieri. un paradiso di efficienza.
e arriviamo nel bel sud, che a noi ci piace tanto,
un po' piu' sporchino x le strade, ma con molti sorrisi in piu' e meno sguardi duri del nord.
A Can tho troviamo bell'albergo, con balcone vista sul tramonto. nella hall conosciamo Miss HUA. una signora di 36 anni, che con il fratello porta turisti sul fiume.
ci siampo fidati dei sui sorrisi per prenotare la gita del giorno dopo.
nel lungoPo, che qui si chiama mekong ci siamo infilati in una festa di paese, tutti binbi delle elementari che guardavano e partecipavano a spettacolo legato a qualche festa politica, sotto il monumento di ho chi min. Per mettere in riga i bimbi e genitori i poliziotti intevenivano con il manganello, ma senza usarlo, solo per indicare. comunque un certo senso lo fa.
per la cronaca il viet nam e' una rep socialista come la cina, in svluppo come la cina e che tra poco pare sorpassera' la thailandia.....
comunque bella festa, tamburi e musiche tecno con bonghettari bonzi come personaggi dei ninja turtels, pieno di stelline (stella simbolo viet nam) illuminate, e dulcis in fundo, che ci piace tanto,
le candeline messe dai bambini nel fiume.. come ci capito' di vedere in india nel gange.
se siete bravi una sera ai murazzi ne immergiamo qualcuna anche noi.
Tornando in hotel ci siamo infilati da MISS DONUT, un locale di dolcini da tredicenni, tutto colori e fumetti. Nel piattino con cui si prendeva il dolcino c'era scritto TIAMO, veramente tenerissimi.
Aproposito della festa, per strada c'erano i banchetti dei dolci, tipo quelli del torrone, grandi e illuminati, come quelli di Trinitapoli, ma tanti che arrivavano quasi a zapponeta..
Ma oggi e'stato in vero gran giorno. il giorno del contatto che ha visto protagonista la miglior e unica viaggiatrice di ognitempo. Dalle 5.30 con HUA che ci e' venuta a prenere i hotel con dolcini e banane , abbiamo iniziato in 4, noi lei e il fratello, la gita ai mercati galleggianti del delta.
esperienza bellissima, con lei che ci spiegava e con la barchetta ci avvicinavamo ai negozzietti, ovvero barche, a comprare spuntini buonissimi, a salutare e a fare i terroni.
con HUA monica ha stabilito quel rapporto che solo lei riesce a costruire con le donne, di complicita' e confidenza. e alllora e' uno spasso navigare sul fiume, le 2 donne che si fanno domande e raccontano del delta, del Mekong ,del Po e della Puglia.....
e poi nei canali piu' stretti, dove solo noi passavamo e non i turisti con i barconi a fermarsi nei villaggetti collegati solo con ponticelli l'uno all'altro, dove passano solo bici e poche moto, senza auto.
e via a visitare le aziendine rurali di noodles e tagliatelle di riso, a bere in il caffe con ghiaccio.
non paghi ancora a navigare in giro, al mercato sulla riva dove HUA ci spiegava i pesci, i topi (si ma li vendono gia' puliti) e poi, bella sosta a chiacchierare con i locali e mangiare zuppette (ma non di topo...) . Ancora felici e storditi, dopo innumerevoli vocaboli vietnamiti imparati, sorrisi e sguardi di piena sintonia,
ritornati in albergo abbiamo preso bus per la frontiera con la bella compagnia verde bianca.
arrivati a Cau Doc, paesino senzataxi ci siamo arrangiati. Gli inglesi incontrati sul bus, stoici andavano a piedi x trovare hotel. Noi,piccoli italiani siamo saliti su due scooter e per 1 dollaro siamo arrivati sul nostro bell'hotel sul fiume.
domani lasciamo il vietnam direzione cambogia.
4 ore, dicono, di battello e si arriva a phon phen..

ciao a tutte le zuppette di tutto, guai se noin in zuppa,
unsaluto alle signore tutte in pigiama, diventate vestito nazionale e ai motorini bit bit che fanno anche la spesa seduti sopra, entrano nel tempio con esso e pregano con il casco, ma senza scarpe..

lasciamo la nazione con il ricordo del bel sorriso della gente del sud.

si sono terroni e per questo ci piacciono

toccando ferro,
meteo amico,
mai preso pioggia, aria decisamente circolante,
a sera un poco afoso, ma siamo in clima equatoriale.
tifoni e sfighe varie le abbiamo scacciate e non dovremmo iccapparci.
prima di fare ticket ci informiamo sempre.
per capirci qui al mattino e' un luglio ventilato, po si trasforma in agosto, ma l'aria circola.

giovedì, ottobre 01, 2009

ha long

un mattino presto ci siam svegliati
e su un pulmino da turisti siam saliti
nell'autogrill da turisti ci siam fermati
a spennarci pero'
non son riusciti
al molo siamo arrivati
e tutti insieme,
coreani, japponesi francesi e tedeschi
ci siam imbarcati.

ma che bella gita nella baia vietnamita con i turisti per i turisti.
la baia e' spettacolare ma super organizzata
tanti isolotti tipo faraglioni, alti e pieni di vegetazione
in uno abbiamo visitato delle grotte talmente spettacolari che per loro sembravano dei draghi e mostri, a noi, mozzarelle e burrate che colavano dal soffito..
direi un gap culturale molto grosso...........

siparietto classico,
mentre su un'isola scendevano dei turisti che avevano scelto un'altra formula,
pernottare a terra ,
della barca sono scesi 4 giappi, senza capire nulla.
siamo poi tornati a riprenderli perdendo prezioso tempo, swainz!

girettino con il battellino allbergo galleggiante con i nuovi amici turisti e all'imbrunire giro in kayak nella baia a vedere le casette galleggianti dei pescatori, le grotte,
con l'acqua caldissima. peccato pero' che il tempo era poco e noi,
la sicurezza prima di tutto,
con il buio siamo rientrati a bordo.
intorno,
nel buio ancora signore con la barca si avvicinavano al nostro barcone, cercando di venderci di tutto, remando contro la corrente e faticando non poco

cenetta composta e pulita, molto cinese e poco vietnamita con cameriera in pigiama
e notte nella cabina signorile.
mattino ultimo giro tra gli isolotti,
sonnecchiosi noi, come le isolette

chiariamo, la cameriera non era porca per quanto in pigiama ma perche' qui,
il pigiama, pantaloncino e camicia magari mezze maniche fantasia mista ma tutta uguale si usa sempre. si lavora al mercato, si fa la spesa,
insomma, si sta comodi e freschi.
ora vediamo, se in un momento di coraggio e giramento di testa,
faccio mettere anche a monica il piagiama e cosi si muove felice, intergata e fresca.
l'uomo mantiene sempre il contegno. decentente senza deodorante, maglietta o camicia mediamente sudicia e ciabatte.
io, a parte i sandali e il marsupietto mi avvicino gia' molto....

di ritorno alla baia, pranzetto all'autogrill tusitico e monica, stanca di maneggiare le bacchette come due stecche del fard, con coraggio si offre al tavolo dei coreani e japponesi x fare un corso accellerato. corso che le ha permesso e concesso anche il furto di una patatina e risate generali degli orientali


ora siamo ancora in hanoi, di ritorno dalla baia, tra poco prenderemo aereo x saigon.

rimanete tranquilli.
qua ci spostiamo chiedendo sempre prima a quelli del posto, e a piu' di uno, come sono le situazioni nei posti dove ci dirigiamo. e poi, io non mi fido comunque e guardo internet.

cmq il traffico non ci piace. obbiettivo e' allonarsi dal caos.

a presto dal mekong

martedì, settembre 29, 2009

hai noi

eccoci ad hanoi.
viaggiando con air austrian ieri non e' stato proprio come la singapore ma ci ha portato ugualmente a destinazione sani e salvi.
gran piacere e' stato prendere da bangkok l'altro volo con la air asia, la tigre asiatica,
la ryanair de loro. ritirati bagagli e fatta visa senza nessun problema tecnico, in scioltezza e fin troppo, siamo giunti ad hanoi, vietnam alle 20.30.
da signori che ormai siam diventati, pure ad attenderci c'era il nostro autista che, in lusso e sfarzo ci ha condotti in albergo.
albergo che addirittura aveva ascensore , frigo e tv (il frigo si accende ma alkmeno non rafferedda).
oggi giro in giro per hanoi, sopratutto bella colazione al mercato con involtini e zuppetta cucinato dalla signora, di cui monica va matta...
poi a spasso, tra chi macella galline, chi pulisce i pesci, chi vende la frutta e chi carica motorini all'esagerazione...
si, si qualcuno dice di hanoi medioevale, ma
sara' che abbiamo visto gia' i posti un poco piu' medioevali,
questi sono puliti e super motorizzati. migliaia di motorini, solo motorini.
attraversare non spaventa, buttandoti in mezzo ti scansano,
ma il rumore, a essere sinceri, dei clacson, che
va bene,
bisogna suonare per avvertire gli stupidi passanti che la moto ha fretta,
pero' fors,e un poco troppo.
cmq, visitata tutto il centro tempietti e
dulcis in fundo il teatro delle marionette sull'acqua a teatro.
cioe' che erano comandate non dall'alto ma dal basso.

per 2 giorni saremo nella baia di halong su barca e poi saigon.
riprenderemo le comunicazioni appena possibile.

tutto bene ein forma