lunedì, ottobre 05, 2009

la cadetta spendacciona

anche questa sera internet....

dopo magnata dal grigliatore della zona,
quello che fa angolo,
pieno di locali che si strafocano,
quelli con la luce al neon e i manifesti della birra gigante,
el bistek house de noi altri,...
un pezzettino di bue, mangiato con le bacchette.
il ristorante consite in un grande griglione
dove si cuoce un bue intero,
quelli belli e sani, che pascolano free sui campi verdi intorno alla svizzera citta'di Phoen pehn,

alle 20,30
si termina in giornata, dove?
a internet, costa poco e oggi funziona ma pieno di tamarri invasati con i giochini,
che si inultano (forse) da un monitor all''altro,
forse perche'' si sparano sul monitor...

nessuono che navighi guardando cosa succede nel mondo..
mah...
speriamo che almeno a scuola abbiano letto i libri di storia..

alle 7 presto, il sole gia' alto e fa caldo,
veloci sul riscio', detto il cyclobus,
verso il museo dell''ocausto.
quello che si presenta é'una scuola superiore adattata a lagher e torture varie.
nulla a che vedere con quelli tedeschi.
qui hanno fatto tutto in mezzo alle case.
dal 75 al 79 i kmer rossi (che sono sempre cambogiani)
hanno svuotato la citta'
(mandati via tutti e i sospettati, cioe'tutti quelli che non erano contadini)
e in questa scuola hanno torturato e ucciso dalle 13000 alle 20000 persone (ecco il genocidio).
potete capire o forse non si puo',
ma prendere quel poco di coraggio necessario
e quasi in apnea iniziare a entrare nelle aule, diventate stanze di tortura e morte,
non e' stato facile.
vedere ancora le macchie sul paviento,
scoprire come le finestre erano sigillate con il filo spinato x evitare suicidi,
o come avevano costruito le celle singole,
quasi cabine telefoniche in muratura grezza, li dove un tempo c 'era la cultura e la ragione.
dopo
solo fantasmi di anime,
di entita' dileguatesi forse ancora prima di entrare in questo inferno.
un mondo a noi visibile ancora con foto identificative crani e vestiti stracciati,
strumenti di tortura che sono poveri supellettili adattati per l 'occasione,

il sole ormai alto, caldo e un clima soffocante,
e siamo andati per strada,
lo sappiamo, un cazzotto forte e un conato,
non abbiam colpe, ma alla fine,
ieri come oggi delle colpe ce le abbiamo sempre.
e' stato utile 'vedere, sapevamo ....
ma coinvolgere i sensi,
occhio, olfatto e pure il corpo segna di piu'.

ma siamo nel 2009 e dopo un caffe', molto forte
siamo andati al mercato.
e molto svogliatamente abbiamo fatto degli acquistini,
guida diceva posto giusto a prezzi giusti.
a me tanto non mi pareva,
comunque ho fatto il possibile affinche i soldini della nuova famiglia cavallero-giordano
non andassero sciupati.
quindi spiegato bene le regole alla cadetta spendacciona,
mi sono ritrovato in piu' situazioni a rimediare alle sue gaffes nella contrattazione,
ottenendo in alcuni casi , miseri sconti del 10-20%.
quindi un discreto fallimento.
fallimento non in quanto non comprato,
perche'abbiamo speso
ma non
a budget cavallero,
se non escludiamo i sandali birkestock a 5 dollari, dove ho ottenuto il 50% sulla richiesta,
e un bel pezzone di seta che ora, gia' cucito di fa da copriletto da viaggio negli hotel.
L'americana Giordano, di padre foggiano e di madre trinitapolese,
dopo aver fatto valere il suo dollaro quasi come il riel (1 dollaro=1 riel, ma in realta''ne vale 4000)
si permetteva pure di fare il fenomeno riconoscendo i vestiti di H&M, GAP e ZARA.
ci mancava ancora che se li volesse pure comprare e re-importare nel suo negozio...

stremato dalle contrattazioni andate male,
stanco del continuo giro a trottola per il mercato coperto,
dove lei vedeva le cose,
ma io dovevo orientarmi e dare la direzione,
alle 14,30 giungevamo alla pagoda d'árgento.

visita tranquilla, 100 vietnamiti con il cappellino arancione in visita con noi,
ma rigorosamente con le scarpe (a casa loro in ciabatte, ma da turisti, e no, si mettono le scarpe).
bella pagota, pavimento dárgento', budda d'óro alto quanto monica, magari un po'' piu'' alto....

tra un loto e una orchidea scopro ancora una monica favolosa,
che mi regala i suoi sguardi e sorrisi,
mi conquista e sorprende sempre, perche' sempre cosi vitale nella sua intensita'.
siamo arrivati fino a qui, ma questo e' da anni sempre lo stesso posto.


e il sole bello caldo che tramonta,
qualche nuvole nera sullo sfondo,
gli alberi fioriti, fiori di loto nei tempietti
e profumi di incensi .

sembra surreale,
e forse tutto lo e'' davvero.

domani si va ad ankor wat...
ci si sente dalla jungle!!