domenica, ottobre 04, 2009

phnom penh

da poche ore sul suolo cambogiano.
stiamo benissimo,
anzi meglio.
rassicuriamno ogni uomo, ma sopratutto mamma sulla terra.
Lontani gli tzunami, lontanissimi da sumatra,
lontani dalle alluvioni dei tifoni.
qui il concetto di acqua e pioggia e' diverso da quello che capita ai noi a messina.
e si, le notizie corrono. un pensiero agli amici messinesi e a paolo.

qui la gente,la nazione vive con l'acqua.
la notte abbiamo dormito in alberghetto su palafitte sul mekong
e mattino battellino che ci ha trasportato in cambogia.
il mekong ci ha sopreso ancora,
la sua vastita'. il carico di acqua enorme, esagerato,
ma esagerato per noi.
larghezze da sponda a sponda quasi a perdita d'occhio dove le case si costruiscono su palafitte alte anche 5 metri. campi a volte coperti di acqua con alberi che spuntano
o con buoi che con le zampette e mollo passano su terre piu' asciutte.
tanta acqua,tanta vegetazione che galleggia e viene trascinata sulla corrente ,
ma ,
per ora,
ancora un mondo che convive con l'acqua e non la costringe in dighe o stretti percorsi.
alla fine e' cosi', un poco, ma per tutti.
chiaro,poi arriva il tifone ed esagera ma,altrimenti,
tutta l'acqua del monsone si allarga dolcemente nel delta,
e quanta vita che genera.
altroche'
e i pescatori con le canne giganti e le reti a triangolo,
i buoi, a migliaia, onnipresenti lungo le sponde.
insomma, questo arrivo in cambogia e' stato emozionante,
vuoi anche perche' ci siamo documentati parecchio sulla storia di questo popolo e
sull'olocausto di pol pot.
immaginare di scrivervi da una citta', da un internet anche pulito dove,
del 75 al79 non esisteva anima viva perche' distrutta dalla follia dei kmer fa riflettere parecchio.
e pensare che dal 99 la situazione e' diventata piu' chiara,
insomma,
sbarcare e guardare le persone in faccia,
mercanteggiare come sempre,
sceglierel'hote,come sempre,
e notare che combinazione e' tutto riverniciato quasi di fresco,
cosa abbastanza rara,fa riflettere sulla ragione

e allora via, nelle stradine, un po' piu' sporchine, ma quanti sorrisi
e subito il caffe',
con il ghiaccio ovviamente
a conoscere dei ragazzi locali con cui si parla e finalmente si scherza.
e non piu' solo monica e suo agio ma anche io,
a parlare e a fare il cretino con i locali sui turisti rigidi inglesi,
e veramente mi son trovato bene come con i ragazzi marocchini o gli indonesiani.
subito mini vocabolario per comunicare,
risate e sorrisi sinceri

a,
ecco un bel tempietto, il wat phrom,
misticismo educazione e sorrisi,
niente motorini parcheggiati dentro
ma qui ci si toglie le scarpe.

poi al grand hotel le royal,
nel hotel piu' famoso dellacambogia
con camere da 200 euro anotte,
ma per lamia splendida principessa,
due tazze di the da 7 dollars (totali) non sono nulla..
e costa meno che alla fnac.

ma che peccato,qui
darsi i bacini per strada,darsi la mano non e' ben visto.
ecco,ci siamo sentiti in difficolta' parecchie volte....
rimedieremo presto

sulla strada parco giochi di quartiere
con centinaia di bimbi,ci siamo fermati a vederli,
non tanto x ildesiderio di rubarne qualcuno,
ma perche' era un brulichio di mocciosi impazzini (e nessuno piangeva)
e genitori alseguito non e' possibile neanche da immaginare

tornando casa, un bel ristorantino locale, dove il menu era con alfabeto cambogiano,
incomprensibile a mangiare cosette di qui.
risate a profusione, e buona mangiata.

sti cambogiani battono in simpatia gli amici vietnamiti.
si ride insieme.

domani visitiamo la citta'.

ripetiamo x le famiglie:
clima,saluta mentale,spirituale e fisica a ottimi livelli.
non ci fate preoccupare voi con ansie.
queste sono favolose vacanze

leggiamo le voste mail,
magari non rispondiamo perche' qui la rete e lentissima, e' piu' facile scrivere solo da blog.
fiorina e fernanda,scrivere pure. vi leggiamo con molto piacere

grazie a tutti un grosso abbraccio