lunedì, ottobre 12, 2009

notti magiche

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grande traversata,
siamo partiti da siem reap,
sembra gia' un'eternita'........

un battello bellissimo, salpati dal lago tonle sep,
gia' in mezzo alle case galleggianti.

un viaggio emozionante tra pescatori e bambini che salutavano dai villaggi galleggianti.
tantissimi.
avremo salutato oltre 200 bambini,
che quando ci vedevano, per attirare la nostra attenzione urlavano e si buttavano in acqua.
chiaramente erano quasi tutti piccini e a pistolino di fuori....

un viaggio di 6 ore emozionante,
anche perche' in certi punti se sembrava di viaggiare in un sentiero tracciato nell'acqua,
dove ai bordi si sviluppava la vegetazione galleggiante, e non,
quindi alti fusti, rami, ninfee ecc.
un gran casino bellissimo.
la fortuna poi e' stata quella di seguire il percorso quasi tutto sul tetto dell'imbarcazione
e ci siamo abbronzati per bene

vicino a battambang le barche a motore sono quasi scomparse totalmente per lasciare ilposto solamente a barche a remi.

una serata interessante in quanto siamo stati al circo di una ong francese che aiuta i bimbi di strada a studiare e a guadagnarsi un po' di dignita' con il circo.
tutto a posto, peccato che allo spettacolo ci fosse anche il SUV e relativo boss dell'unicef,
e non ci ha fatto molto piacere.

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felici di aver cambiato hotel pulcioso ,
affittiamo motorino e ci spingiamo in alberghetto colorato divertente lungo il fiume.
esploratori ci spingiamo a far visita al centro di emergency dove veniamo accolti calorosamente,
con caffe' e banane nella saletta relax dei dottori. sono in 6 italiani a coordinare una struttura con personale cambogiano. antonio, dottore romano ci ha fatto da cicerone, spiegandoci la quotidianita' dell'ospedale in modo cordiale e amichevole.
e' stato molto gentile e inteteressante la chiacchierata. ci ha spiegato che ormai, per fortuna,
i mutilati per mine sono in grande diminuzione e che il centro e' destinato a passare ai cambogiani con la specificita' delle ferite da trauma.
con lui abbiamo chiacchierato della cambogia in generale, di quella meno turistica che abbiamo visto noi, ma quella delle campagne, nascosta ai viaggiatori.
ci ha raccomandato di fare un grande saluto a cristiana, la nostra amica che l'anno scorso era li a lavorare con loro.

curiosi e motorizzati, tra una buca e una pozzanghera siamo anche andati al famoso bambu train,
di cui nessun locale conosce l'esitenza,
e consiste in binari che con l'ingegno locale, hanno accrocchiato un motore a scoppio a delle ruote per muoversi sui binari.
una cosa anche carina, ma
i locali ci hanno accolto con un interesse economico spropositato.
nel senso che ci hanno assalito con mille offerte.
quando ci trattano cosi, noi salutiamo
e scappiamo.
non ci piace questo approccio economicamente aggressivo.
per fortuna
per stada un banchetto di fritti e papere grigliate
ci ha indotto a una bella cenetta on the road

quindi liberi , ci rechiamo a fare massaggio giapponese
realizzato da operatori cechi.
esperienza per monica piacevole,,
per me dolorosa ma comunque interessante.

non paghi
serata al locale balcony, decisamente troppo yankee per i nostri gusti,
e con un vergonoso the' (due tazze e mi hanno negato una teiera extra di acqua calda)
siamo scappati.


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pioggia fortissima ci permette comunque di partire da battambang,
strade della stazione bus allagate,
tanto che abbiamo cambiato compagnia di autobus
non in base al prezzo
ma in base al marciapiede agibile.
da segnalare che in tragitto hotel -centro lo abbiamo fatto serenamete,
ma nella zona bus,
in nostro motorino con valige era a tutti gli effetti un mezzo anfibio.
e se sbagliavi il tragitto (le buche erano segnalate con delle sedie in acqua)
finivi come un sommergibile.......

e via sul nostro bus alla frontiera.
chiaramente non si puo' fare tutto con un solo bus e allora
a poipet,
saliano su un (per noi mai visto)
specie di sidecar,
con tetto
e che seduti portava 4 persone e valige.

a piedi fontiera,
poi pioggia monsonica a litri,
ma tantissima che non vi potete immaginare.
e gagni pulciosi che si facevano trascinare da altri su uno straccio tipo bob,
gente con il carretto coperto che portava gente per non bagnarsi...
insomma di tutto..
quasi un inferno di acqua...
ma noi con i nostri kway totali di plastica,
come fantasmi ci direzionavamo verso il bus thailadese.
e chi ti troviamo?
un bel gruppone di 7 negroni camerunensi con il Mister (quello piu' vecchio),
soprannominati da noi i Bambu boys,
vuoi perche' non abbiamo capito che lavoro facevano,
vuoi perche' vivono a bangkok,
vuoi perche' sono molto richiesti i gigolo' di colore...

comunque simpaticissimi,
e abbiamo tirato fuori la nostra limitata consocienza del camerum,
il mitico campione della nazionale,
MILA', e la partita vinta tra argentina e camerun!
entusiasmo generale, urla (e' il loro tono normale di parlare) e poi.
il dulcis in fundo,
uno di loro ha intonato "notti magiche",
a parer SUO, il miglior inno dei mondiali di tutti i tempi (lo aveva in mp3)
e quindi un pulmino diretto bangkok (a folle velocita' rispetto alla cambogia, con il monsone che scaricava)
, 7 negroni, 1 cinese, 2 italiani e 2 inglesi,
a squarcia gola
"notti magiche, inseguendo un goal"....

abbaiamo salutato la cambogia,
i suoi sorrisi veri,
i suoi grazie ( o-koon)
i bambini che salutano,
le zuppettine delle signore,
i templi, e i tanti bonzi che vanno in giro a raclamare la pappa tutti in fila!
i piedi scalzi ovunque.
e gia' ci manca un po'

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da un giorno siamo quin a bangkok,
ieri ci siamo dedicati alle visite classiche,
i due wat piu' importanti,
il budda sdrato dentro il templio, e lungo 42 metri alto 15 e' veramente spettacolare.
poi, bancarelle di cibo, sempre ovunque.
si ma che sembra camden town.
o una festa di paese.
cioe' marciapiedi interi quasi sempre pieni di bancarelle.
favoloso (e infatti qui i burzy, burzo bimbi, burzo signore sono tanti)
a pranzo siamo stati sul fiume,
tipo mensa universitaria,
dove gli avanzi si buttavano nel fiume e ,
il mitico PANGASO saltava quasi fuori per magnare,
una cosa pazzesca,
magia il chili, il riso, il lime,
tutto e saltano e si buttano uno addosso all'altro.
sembrano maiali o topi.
nel disgusto e' pero' divertente.
anche noi, gli davamo da mangiare.
da chiarire che saranno state bestie di 2kg almeno.

poi china town bella incasinata e pulcuiosa
e
ossessione
lo shopping center.
un incrocio dove ci sono 4 shopping center collegati da passaggi sopraelevati con sopra 2 linee
di treni, e una di strade.
possiamo dire che ci siamo soffermati nel centro dell'incrocio
e un po' spaesati ci siamo chiesti cosa ci stessimo facendo in un posto simile.
un po' tristi,
lontani dai paesini con 2 strade, mucche e bambini scalzi,
abbiamo cenato al 5 piano di un infernal center.
ancor piu' tristi siamo usciti, ovviamente infreddoliti e intontiti dall'aria condizionata polare,
su un tuk tuk ritornati a casa.

questa citta' e' da capire, ma non e' una barzelletta,
noi arriviamo da settimane sul fiume.....

cmq, oggi il mercato ci ha fatto fare una buona colazione,
per ora siamo ancora nel nostro tranquillo quartiere.
tra poco monica andra' a prendere un bel caffe' ghiacciato e io cerchero' delle dritte giuste sulla citta'.
sono accettati tutti i suggerimenti sullo scoprire bangkok!


poi credo ci faremo un bel massaggio.

ma la cosa piu' importante e' quella trovare sempre una abbraccio forte e caloroso che
ci permette di viaggiare e spostarci a velocita' della luce nel cuore dell'altro.

nel caso la citta' non ci offrisse,,,
io mi rifugio in monica....